Il Degradé è una tecnica di colorazione ideata da Claudio Mengoni nel 1990.
La particolarità di questa colorazione sta nella realizzazione di sfumature che conferiscono alla chioma un effetto molto naturale.
E’ uno stile che permette inoltre di raggiungere qualsiasi tipo di risultato a partire da qualunque situazione iniziale: è possibile schiarire, scurire, tonalizzare, ristrutturare e coprire i capelli bianchi.
La base di partenza rimane comunque il colore naturale dei capelli, esaltato e valorizzato dalle sfumature di colore applicate.
Per ogni Degradé si utilizzano un minimo di 2 diverse sfumature di colore e si tratta ogni porzione di capelli con un colore tra quelli selezionati, in un’alternanza che crea un gioco di sfumature molto particolare.
A seconda dell’esigenza tecnica e del risultato che si vuole raggiungere, si può impiegare un numero superiore di tonalità di colore.
Prima di eseguire il Degradé, il parrucchiere effettua un’attenta diagnosi della texture dei capelli, allo scopo di ottenere un risultato di colorazione ottimale.
Gli elementi da prendere in considerazione sono:
- il colore di partenza del capello (naturale o trattato);
- il risultato che si vuole ottenere con la colorazione;
- la struttura del capello (capelli sottili, medi o grossi);
- la salute del capello.
Una volta fatta la diagnosi e tenendo conto del risultato finale desiderato, il parrucchiere è in grado di stabilire se questo risultato è ottenibile in un unico step oppure se sono necessari più interventi distanziati nel tempo.
Questa seconda eventualità si verifica soltanto nel caso in cui il colore che si vuole ottenere e quello di partenza sono di tonalità molto distanti tra loro. Normalmente, quasi tutti i Degradé sono realizzabili in un unico step.
La tecnica Degradé: un po’ di gergo tecnico
La tecnica del Degradé è stata studiata, elaborata e formalizzata con l’obiettivo di renderla trasmissibile e replicabile in maniera sistematica. In particolare, sono stati definiti i termini tecnici che identificano modi differenti di selezionare le ciocche di capelli da colorare, che si distinguono per lo spessore della ciocca. Nel gergo tecnico si chiamano “prese”.
Alcune prese utilizzate nel Degradé sono:
- Fili di colore
- Nastrini
- Velature
- Lunette
Nella realizzazione di ciascun Degradé, tutte le diverse tipologie di prese coesistono in percentuali diverse. Idealmente, si suddivide ogni testa in più di 6 rettangoli e all’interno di ciascun rettangolo immaginario si utilizzano diversi tipi di prese, a seconda del risultato finale che si vuole ottenere.
Nell’esempio sottostante è possibile vedere come il rettangolo ideale sia stato suddiviso in base alle diverse tipologie di prese da applicare. Il rettangolo prende il nome di “presidio” ed è fondamentale nella terminologia del Degradé.
Sulla base dell’alternanza tra le prese e delle loro diverse percentuali di utilizzo, sono state definite e create diverse mappe, che identificano diversi tipi di Degradé.
Ecco quelli principali:
- Degradé Joelle Base;
- Evolution;
- Twin;
- a Zone;
- Inspire;
- Young;
- Art
Degradé sui capelli lunghi e Degradé sui capelli corti
La tecnica è adatta a qualsiasi lunghezza di capelli.
È necessario però utilizzare alcuni accorgimenti tecnici per ottimizzare il risultato in base all’effettiva lunghezza del capello da trattare:
- se i capelli sono medio-lunghi, il parrucchiere può selezionare più colori da applicare sulle diverse porzioni della ciocca, in quanto si ha più spazio per creare un effetto sfumato che comprenda una gamma più ampia di colori;
- se invece si vuole applicare il Degradé sui capelli corti, è necessario impiegare meno colori, scegliendo tonalità molto vicine tra loro per gradazione, per evitare un antiestetico effetto “a chiazze”.
Degradé sui capelli ricci e Degradé sui capelli lisci
Il Degradé è realizzabile su tutte le chiome, a prescindere dalla morfologia dei capelli.
Anche in questo caso, però, a seconda del tipo di capello, sono necessarie alcune attenzioni:
- se i capelli sono ricci naturali, per ottenere un effetto sfumato è necessario selezionare ciocche non troppo sottili. Prendendo una porzione di capelli eccessivamente sottile, la differenza di colore potrebbe non risultare evidente e l’effetto ottico sarebbe quello del monocolore;
- per i capelli lisci ha invece senso selezionare ciocche molto sottili, per creare un gioco di colori più naturale. In passato alcuni effetti di colore venivano creati grazie all’utilizzo di prese meno sottili. Tuttavia le attuali tendenze dell’hair styling prediligono effetti di colore più naturali, piuttosto che un effetto “meches”.
In generale, a seconda del risultato che si vuole ottenere, è possibile giocare con la scelta delle tonalità di colore e della grandezza delle ciocche da colorare. Per un effetto completamente naturale, si scelgono ciocche molto sottili e tonalità di colore molto vicine tra loro. Per un effetto più a contrasto si scelgono ugualmente ciocche sottili, ma colori più distanti tra loro in termini di gradazione.
Se invece si vuole ottenere un colore finale più scuro rispetto a quello di partenza, ha senso prendere ciocche più ampie, mentre per la schiaritura sono invece più indicate ciocche molto sottili. Oppure, se si vuole ottenere un effetto “meches”, è più indicato selezionare ciocche più spesse con colori a contrasto. Il Degradè consente di raggiungere qualsiasi risultato di colorazione.
Il Degradé è una tecnica di colorazione estremamente versatile e personalizzabile. La formalizzazione è stata necessaria per definire le linee guida per la realizzazione della tecnica, ma ogni risultato finale è condizionato da numerosi elementi soggettivi, quali il colore naturale e la texture dei capelli, cosa che rende ogni Degradé unico.