Le tecniche di colorazione dei capelli si sono evolute, e nel corso del tempo nuovi stili innovativi come il Degradé hanno affiancato la tradizionale tinta orizzontale.
Tuttavia, seppur con differenze notevoli, il mondo dell’hair styling sta andando nettamente in direzione della colorazione verticale.
Le differenze tecniche tra il Degradé e la colorazione orizzontale
Qual è la tecnica che permette di mantenere il capello più sano?
Il Degradé come tecnica di recupero del proprio colore naturale
Degradé e colorazione orizzontale: qual è la tecnica migliore?
Le differenze tecniche tra il Degradé e la colorazione orizzontale
La classicità della colorazione orizzontale
Prima dell’arrivo del Degradé e delle altre tecniche di colorazione verticale i parrucchieri lavoravano sulla chioma in senso orizzontale.
Nello stile tradizionale, per raggiungere una tonalità di colore diversa da quella di partenza si colora in orizzontale il 100% dei capelli.
Si utilizza una sola tonalità non tenendo conto del colore di partenza.
La modernità del Degradé
Nel Degradé, per raggiungere una certa tonalità di colore si tinge in verticale una percentuale di capelli che varia dal 10 al 40%.
Oltre alla tonalità desiderata si utilizzano anche altre due o tre nuance che si discostano da quella prescelta di qualche tono, più chiaro o più scuro, ma sempre tenendo conto del colore di partenza.
L’applicazione del colore nel Degradé si esegue colorando in senso verticale.
Il colore non viene “colato” integralmente sui capelli, ma vengono selezionate solo determinate porzioni di capelli da colorare, in modo tale da ottenere un effetto sfumato e naturale.
La colorazione orizzontale ha la caratteristica di semplificare il lavoro ed è molto veloce come prima battuta.
Il parrucchiere applica il colore su tutta la ricrescita per scurire, schiarire, modificare l’altezza di tono in modo semplice e veloce su tutti i capelli.
Il Degradé Joelle invece ha un tempo di applicazione più lento e una complessità di esecuzione maggiore rispetto alla colorazione orizzontale.
Questa complessità permette di controllare meglio gli inevitabili cambiamenti che nel tempo si presentano dopo aver applicato il colore.
Per esempio, quando si tenta di scurire un colore orizzontale dovendo applicare su tutta la massa dei capelli un colore più scuro, le difficoltà sono altissime.
Non sempre la ripigmentazione con il rosso/arancio riesce a frenare i pigmenti freddi presenti nel colore che applichiamo.
Di conseguenza non è possibile ottenere un controllo adeguato su tutta la soluzione tecnica che dobbiamo attuare per scurire, anche se leggermente, una chioma.
Qual è la tecnica che permette di mantenere il capello più sano?
I problemi della colorazione orizzontale
Le tecniche di colorazione orizzontale si basano sull’impiego di prodotti chimici a base di ammoniaca.
L’ammoniaca si usa per decolorare i capelli e creare una base di colore uniforme per poi applicare il colorante su tutta la chioma.
Il Degradé Joelle invece ricorre all’applicazione di diverse tipologie di prodotti, tra i quali colorazioni semi-permanenti prive di ammoniaca, colorazioni permanenti per capelli e veri e propri schiarenti, tutti impiegati sulla stessa testa, in porzioni diverse di capelli.
Utilizzando una grande quantità di prodotti chimici, la colorazione orizzontale non è particolarmente indicata per chi ha capelli fragili e già stressati da precedenti lavorazioni.
Un utilizzo eccessivo di ammoniaca può indebolire la chioma: aprendo le squame dei capelli annulla il pigmento naturale togliendo insieme al suo colore originale anche tutto ciò che protegge i capelli dai prodotti usati nei lavaggi e dall’azione del sole.
La colorazione orizzontale accentua la ricrescita sin dalle prime settimane dopo la tinta.
Richiede quindi molte lavorazioni per coprirla e comporta una notevole sofferenza per il capello, che un po’ alla volta perderà tutta la sua naturale brillantezza e lucidità.
Lavorando ogni mese sulla ricrescita si sovraccaricano i capelli vicini già tinti in precedenza.
Per rimediare a questo errore la cliente è costretta a un ulteriore processo di pulizia del colore tramite decolorante chimico.
I vantaggi del Degradé
Al contrario, lavorando per accostamento, il Degradé non si accanisce mai sulla stessa ciocca, e usa prodotti specifici come il Color Touch o il Koleston Perfect di Wella Professionals pensati appositamente per non danneggiare i capelli in fase di colorazione.
Inoltre, l’applicazione verticale del colore mitiga sensibilmente l’effetto ricrescita, valorizzandola come parte integrante della colorazione.
In questo modo non è necessario presentarsi tutti i mesi in salone per ripetere una colorazione integrale e coprire la ricrescita.
Il Degradé si mantiene in tutto il suo splendore per almeno tre mesi, e si nota ancora bene a distanza di sei.
I capelli, salvati dallo stress delle frequenti e pesanti lavorazioni tradizionali, ringraziano.
Il Degradé come tecnica di recupero del colore naturale
La ricerca di armonia tra il vecchio e il nuovo
Come sottolineato dal suo creatore Claudio Mengoni, uno tra i parrucchieri italiani più influenti, il Degradé Joelle è “la ricerca dell’armonia tra il vecchio e il nuovo”.
È la soluzione migliore per quelle clienti che dopo anni di colorazioni artificiali vogliono provare il piacere di riportare i loro capelli al colore naturale, compresi gli inevitabili grigi e bianchi che compaiono all’avanzare dell’età.
Vediamo un esempio concreto nel prossimo paragrafo.
Il valore della consulenza
Il servizio inizia sempre dalla consulenza, una parte spesso sottovalutata, ma fondamentale quasi quanto l’effettiva lavorazione sulla chioma.
Lo scopo principale di ogni parrucchiere non è portare a termine un servizio perfetto, ma è vedere uscire le clienti del suo salone felici e soddisfatte.
È proprio grazie alla consulenza che il parrucchiere capisce qual è il modo migliore per accontentarle.
Nel caso di questa cliente di un salone Centro Degradé Joelle desiderosa di tornare al suo colore naturale, decolorare e schiarire completamente in un solo servizio tutti i capelli sarebbe stato un processo troppo invasivo e potenzialmente dannoso.
La chioma infatti era fragile e già provata da tante colorazioni precedenti, quindi l’hairstylist ha preferito intervenire gradualmente con più servizi di Degradé.
Si è concentrato solo su determinate ciocche, decolorandone completamente alcune e applicando colori chiari su delle altre.
Al termine del servizio il Degradé ha riportato la chioma a una colorazione più naturale, annullando gli effetti artificiosi della tinta orizzontale.
La cliente ha ritrovato il suo colore naturale e non dovrà più preoccuparsi di coprire la ricrescita.
Degradé e colorazione orizzontale: qual è la tecnica migliore?
Il Degradé e la colorazione orizzontale sono le uniche due tecniche a potersi veramente definire complete, cioè capaci di effettuare una transizione da un colore all’altro in un unico servizio in salone.
A parte questa caratteristica comune però rimangono due stili agli antipodi, e non solo per la direzione del pennello in fase di colorazione.
Il Degradé ha liberato le clienti dei saloni dall’ansia della ricrescita, accogliendo sia i capelli bianchi che il colore naturale della chioma.
Se dobbiamo scegliere quale delle due tecniche sia migliore dell’altra scegliamo senza dubbio quella più sana, durevole e rispettosa della natura dei capelli: il Degradé Joelle.
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